Ambasciatori di pace
Accoglienza bimbi Saharawi - domenica 5 luglio 2015
Sara Yahia Abed Ozman Asma Nayat Mahfud Idumu Hayat Samiali con Pepe e Mohamed e gli educatori/mediatori per Associazione Nazionale Solidarietà con il Popolo del Saharawi , la Consulta del Volontariato da Pisa e S. Giuliano nel fresco della pineta che concede i luoghi per un frammento di Vita insieme.
Deliziosamente incantati dal ricevere una conchiglia forata con il loro nome , con un nastrino da mettere al collo , se la portano all'orecchio ascoltando il mare , la porgono a noi per fare lo stesso.
Nasce da qui la Meraviglia.
Con Gioconda c'erano le bimbe Sara Asma Nayat Hayat , con Libero 3 maschi Ozman, Yahia Abed, con Allegra altri Mahafud, Idumu, Samiali. Le prime regole, occhio agli zoccoli, non correre, non gridare, gli fanno sentire il loro odore, portando le mani a pugno chiuso davanti alle narici degli asini, poi attenti seguono i nostri gesti, cambiano spazzole, calzano i guanti, li strizzano un po' fanno una criniera piena di laccetti e di mollette, dispensano carote. Eccoli in poco tempo attenti, volonterosi, divertiti.
E' un incontro rispettoso che apre ad una nuova amicizia, alla fine chiedono a Mohammed se possono fare domande.
Meraviglia !
1 come comunicano gli asini tra di loro ?
2 come comunicano con noi ?
3 è vero che le orecchie lunghe non sono utili per sentire ?
4 fino a che età campano?
5 che parentela c'è con la zebra ?
Meraviglia.
Rispondo cercando di soddisfarli senza dilungarmi. Sapranno che i primi asini sono stati addomesticati in Africa circa 6000 anni fa' nel basso Egitto? Che le condizioni precarie che l'asino ha dovuto sopportare nei secoli gli hanno conferito il carattere che ha oggi: paziente, pacifico, attento (perchè se non badava lui a se stesso e a dove metteva i piedi, nessun'altro se ne preoccupava di sicuro, intelligente (riflessivo più di un cavallo), sono stati così vicini a noi che ci conoscono, per questo sentono come stiamo e ci aiutano a rilassare, sapete che sono coraggiosi, che non hanno paura del fuoco, che sorvegliano le greggi? Le striature caratteristiche che l'asino ha sul dorso, da una spalla all'altra, sono il segno della stretta parentela con la zebra.
Sorridono con gli occhi, battono il cinque.
In fondo è grazie a voi, che sanno “stare” e lavorare con noi.
Non riesco a dire che le orecchie lunghe degli asini sono fatte per ascoltare i desideri segreti dei bambini, mi trema la voce.
Propongo di fare le prime prove di conduzione a slalom. Fanno i nodi alle longhine e li slegano come i nostri non sanno fare.
Meraviglia.
Le longhine diventano longhissime , si dispongono senza spintoni senza pianti senza una parola a sproposito. Come mi piacciono ! Piu' che condurre con passi lenti loro tirano, tirano perché loro ce l'hanno l'asino che trasporta merci, veicolerà emozioni ma saranno in secondo piano rispetto all'acqua. Come spiegare che la nostra furia ha prodotto alienazione?
Gli asini, come me pare abbiano trovato la loro tribù di appartenenza.
Son calmi, pazienti per tutto il tempo , le orecchie segnalano che va tutto bene, Gioconda sbadiglia accaldata.
Dopo pranzo si scende sul sentiero che porta “al regno della fantasia" , "alla radura della danza", al sentierino del “sentire e non pensare”, li invito a tenere le distanze tra una cordata e l'altra, Mohamed traduce , loro rispettano.
Allegra apre la via nel mezzo Gioconda per finire con Libero . Alessandro spinge la carriola con gli attrezzi.
Nessuno di loro chiede di salire in groppa.
Meraviglia.
Fatto il circuito ad anello siamo al "Regno della Fantasia" qui gli alberi ci concedono uno spazio protetto e ancora più fresco. Gli asini sono legati prontamente, invito i ragazzi ad entrare con il rituale della parola magica, felici imitano.
Disposti in cerchio, porgiamo i libri, scelgono e sfogliano con interesse, sgranano gli occhi sulle fotografie.
Passo i fogli, apro la scatola dei colori, viene detto loro di fare un disegno dei momenti vissuti.
Si sbizzarriscono. Ozman dona il nome in "saharawese", disegna un cuore poi il nome Alessandro che lo emoziona. Elisa e Valeria lo chiedono per loro , le bimbe Sara e Nayat sorridono pronte .
Finiamo con il leggere una fiaba sull'ospitalità della tartaruga all'aquila che se ne approfitta e nell'andare via deride, la tartaruga se ne accorge e grazie al rospo da' una lezione . L'ospitalità è un moto di gentilezza dal cuore richiede rispetto anche per chi viene qui. Moamed anche qui è meraviglioso nel tradurre. Osservo l'attenzione che mettono i bimbi nell'ascoltare, non vola una libellula.
Gli asini placidi, orecchie orizzontali , zampa posteriore a riposo ascoltano con noi.
I piccoli, i grandi , applaudono pure alla fine.
Meraviglia.
Torniamo su, le ultime carote di rinforzo. La "combriccola" si muove con Sara che incita Cristina con Allegra "vamos, vamos". Gioconda ha provato a rallentare ma... viene tirata, non ci si ferma subito. Arra, arra. Libero è davanti. I bimbi ora lo conducono da soli.
Siamo sul corridoio finale. Un ultimo sguardo ai bimbi mescolati agli asini , gli occhi negli occhi, una carezza sul muso , una tenerezza in più.
Un istantanea che porterò dentro per un po'.
Escono dal bosco , gioiosi cantano , una volta vicino Ozman esclama "Plaja plaja!".
Qui il mare non c'è. Li porto al Ghiaccione.
Dieci bimbi dal deserto.
Piccoli Ambasciatori di pace, Grandi ambasciatori di meraviglia.
LA BALLATA DELLA PACE GLOBALE
LA BALLATA DELLA PACE GLOBALE
DOVE CHI VINCE È L' AMORE TOTALE
DOVE NON VEDI I COLORI DI GUERRA
AD INFANGARE DI SANGUE LA TERRA
DOVE SI POSSA SERRARE LE PORTE
DAVANTI AL CINISMO DI CHI VENDE MORTE
DOVE NEGLI ANIMI LA CRUDELTÀ
VENGA SCACCIATA DALLA PIETÀ
DOVE UNA FORTE E CHIARA COSCIENZA
ABBATTA I MURI D'INDIFFERENZA
DOVE UN SUSSULTO DI SANO DOLORE
ACCENDA IN PETTO UNA FIAMMA D'AMORE
DOVE LE NEBBIE DI UN BUIO MATTINO
DIRADI IN CIELO UN SORRISO BAMBINO
DOVE LA VOCE DI QUALCHE POETA
ANCORA TINGA D'AZZURRO IL PIANETA.
di Anna Vanni Lupi